Scopriamo la storia della cristalloterapia: a quali civiltà si attribuisce per prima l’uso dei cristalli? E in che contesto?
In tutte le tradizioni e culture, sin dai tempi dei tempi, i cristalli hanno conquistato appieno l’umanità; in modo spirituale, terapeutico o semplicemente ornamentale.
La cristalloterapia è una pratica basata sull’uso dei cristalli che sopravvive da migliaia di anni. Il suo utilizzo non è una moda attuale: va molto più in là di quanto si possa immaginare.
Ancor prima dell’invenzione della moneta, le pietre naturali simboleggiavano il potere e la ricchezza ed erano il metodo di pagamento più diffuso.
Come vedremo tra poco, si devono agli antichi egizi le prime testimonianze dell’uso dei cristalli. E allora, non ci resta che ripercorrere le tappe principali della storia della cristalloterapia.
Cristalli e pietre all’epoca dei faraoni
La civiltà millenaria degli egizi è nota per la sua spiccata abilità nei lavori di scavo; quest’ultimi venivano effettuati per costruire le tombe dei faraoni, ma anche per dare vita a tunnel e falde idriche.
Gli scavi avevano inoltre lo scopo di estrarre gemme preziose, che gli egizi adoperavano per realizzare gioielli e ornamenti; tutt’oggi, grazie ai ritrovamenti archeologici, possiamo osservare la bellezza di questi cristalli nei vari musei egizi.
La civiltà attribuiva ai cristalli grandi poteri magico/curativi e ciò è testimoniato nel famoso testo sacro de il “Libro dei Morti”, contenente diversi geroglifici su pietre e cristalli.
Tra le pietre preferite dagli antichi egizi ricordiamo innanzitutto lo smeraldo, il lapislazzuli, la giada, l’ambra, il diaspro, l’occhio di tigre e l’ametista.
Attendibili testimonianze sull’uso curativo delle pietre da parte degli egizi possono essere ritrovare nel Papiro Ebers, famosissimo manuale di medicina risalente al 1550 a.C.
I cristalli secondo il punto di vista biblico
Per comprendere in modo esaustivo la storia della cristalloterapia, è fondamentale fare un accenno alle testimonianze cristiane in nostro possesso. È la stessa Bibbia ad evidenziare l’utilizzo delle pietre come ornamento di re e sacerdoti.
Nell'Esodo si menziona il pettorale di Aronne (fratello di Mosè), una corazza di dodici pietre preziose combinate in quattro file che aveva lo scopo di dotare il sacerdote di poteri divini. Non sappiamo quali pietre componessero il pettorale, sappiamo però che la Bibbia ne attribuisce il concepimento a Dio.
L’uso dei cristalli nelle antiche popolazioni africane
Il folclore e il bisogno umano di trascendere il reale e depositare le proprie fantasie e paure in un mondo magico, ha creato tante storie e leggende che arrivano intatte ai giorni nostri.
Un valido esempio di tutto questo ci viene tramandato dalle più antiche tribù dell’Africa, che usavano perline di pietre per conferire coraggio negli uomini e fertilità nelle donne.
Le pietre più usate da questi popoli erano l’agata, la malachite e il lapislazzuli.
I cristalli per la crescita spirituale di Cina e Tibet
Continuiamo la storia della cristalloterapia facendo tappa in Cina e in Tibet: qui le pietre venivano ampiamente utilizzate per lo sviluppo spirituale.
Le sculture in giada, contraddistinte da un meraviglioso verde smeraldo, evocano tutt’oggi il coraggio dell’uomo saggio, la sua potenza filosofale dinnanzi a ottusità e insensatezze.
Sia nel buddhismo tibetano che nella cultura cinese, il rubino rosso veniva impiegato per curare malattie e fornire protezione. Largamente impiegate anche la pietra turchese e l’ametista, come simbolo di fede e di virtù.
Sembra che nella tarda antichità cinese e tra le numerose tribù sparse nell’alto piano tibetano, il topazio giallo venisse impiegato per attirare felicità e prosperità.
Le energie purificatrici dei cristalli per gli indiani d’America
Gli antichi Maya usavano i cristalli per diagnosticare e curare le malattie.
I più grandi insediamenti indiani in America utilizzavano grandi cristalli di quarzo trasparente per "vedere nel vetro" immagini ed eventi futuri.
Ma non è tutto: alcune tribù indiane in Messico pensavano che se si conduceva una buona vita, dopo la morte, l'anima potesse abitare in un cristallo.
I poteri simbolici dei cristalli nei giorni nostri
Da tempo immemorabile le pietre sono state viste come affascinanti, misteriose e potenti. La loro intrigante magia ha attraversato i secoli arrivando ai giorni nostri e suscitando un grande interesse.
I cristalli, nell’era moderna, sono la rappresentazione della luce divina nel mondo materiale: essi mirano a guidare l’uomo nella crescita personale, ad accrescere la sua curiosità e a sviluppare profondità di fede.
Uno degli usi principali delle pietre oggi è quello di bloccare le energie e le vibrazioni negative, per questo possono essere posizionate su determinate parti del corpo.
È comune che i cristalli vengano indossati sul cuore, sulla testa, sul plesso solare o semplicemente sulle mani (tenendoli per alcuni minuti).
Infine i cristalli possono essere adoperati anche per proteggere i luoghi, ad esempio posizionati in ufficio aiutano a mantenere il proprio lavoro, mentre impiegati come suppellettili, permettono di allontanare le energie negative dalla casa.