Cristalli per principianti: a cosa servono e come si usano

Cristalli per principianti: a cosa servono e come si usano - Harmoondy

Sei un principiante agli inizi con i cristalli? Ecco tutto quello che devi sapere per un utilizzo efficace ed ottimale. 

Sempre più persone si rivolgono ai cristalli per il raggiungimento del benessere psico-fisico. Più precisamente, le pietre hanno lo scopo di ristabilire l’equilibrio emotivo, assorbendo e allontanando ogni sorta di negatività.

I cristalli non sono tutti uguali: a seconda di quelli che scegliamo, possono esserci d’aiuto per promuovere una determinata virtù piuttosto che un’altra. Il loro impiego non è così complicato come si possa credere; per renderlo ancora più semplice abbiamo preparato una guida ai cristalli per principianti.

1. A cosa servono i cristalli?

Lavorare con i cristalli significa favorire il risveglio spirituale. Quando ci sentiamo disconnessi dal nostro io e da ciò che ci circonda, è proprio allora che le pietre ci offrono una seconda occasione, per tornare ad uno stato di equilibrio e per promuovere la pace interiore.

Attraverso le pietre possiamo ottenere la guarigione dei punti energetici (chakra), che risiedono nel nostro corpo e che sono legati a diversi aspetti emotivi. Sostanzialmente questa tecnica permette di canalizzare l’energia dell’Universo, favorendo la nostra unione suprema con il Divino.

I cristalli sono perfetti per trovare la sicurezza e la fiducia in sé. Quando subentra il senso dell’inadeguatezza temiamo di non essere all’altezza degli altri e abbiamo bisogno di risvegliare le nostre forze innate. In questo senso le pietre possono aiutarci ad aumentare il valore che diamo a noi stessi, ad esprimere tutto il talento che possediamo e a superare la paura del giudizio altrui.

2. Come si utilizzano i cristalli?

Come anticipato, l’uso dei cristalli è molto semplice, a patto che sentiamo un’istintiva attrazione nei loro confronti. Se siamo flessibili e aperti alle pietre, le energie positive si dirigeranno verso di noi, il che ci renderà individui spiritualmente più forti.

Se sei un principiante dei cristalli l’ideale è approcciarti a loro mediante l’indosso di gioielli e bijoux. Collane, anelli, bracciali, ci sono tante varianti tra cui scegliere per valorizzare il nostro aspetto estetico e, allo stesso tempo, promuovere un flusso di energie positive. Tuttavia, per non sovraccaricare il nostro equilibrio con un flusso eccessivo di forze, è consigliabile non indossare più cristalli contemporaneamente.

Più avanti, magari, potrai intraprendere un percorso di meditazione con i cristalli, a partire da una postura comoda che favorirà la concentrazione. Solitamente, questa pratica, prevede di stare seduti con le gambe incrociate sul pavimento, mentre si effettuano respiri lenti e costanti, dal basso verso l’alto. Il cristallo viene tenuto tra le mani, o al collo, focalizzando l’attenzione sulle virtù di cui vogliamo beneficiare.  

3. Come purificare e caricare i cristalli?

Se indossati o utilizzati per troppo tempo, i cristalli assorbono energie negative e risultano troppo deboli; occorre dunque purificarli, almeno una volta al mese.   

Il bagno in acqua e sale è uno dei metodi di purificazione più comuni, ma attenzione: molte pietre non vanno lasciate a lungo in ammollo perché potrebbero rovinarsi. Nei giorni scorsi abbiamo parlato in maniera esaustiva delle pietre che non possono andare in acqua; si tratta sostanzialmente di gesso, talco, ambra, selenite, corallo, lepidolite, perla e fluorite. Occhio anche alle pietre che temono il sale come l’opale, l’azzurrite, la calcite, l’ematite e la malachite.

I cristalli si possono ricaricare anche sfruttando l'energia della natura; in questo caso si parla di esposizione alla luna o al sole. Nel caso in cui si vogliano sfruttare le fasi lunari, il cristallo viene lasciato esposto tutta la notte, ma se l'opzione è il sole, la pietra va esposta soltanto nelle prime ore del mattino, quando i raggi non sono molto forti. Sono soprattutto il quarzo rosa e l’ametista a non tollerare la luce diretta del sole in quanto potrebbe sbiadirli.

La collocazione in profondità sotto il terreno è una tecnica di purificazione poco comune ma molto potente. Consiste nel seppellire il cristallo in un luogo dove non c'è passaggio comune di persone. Trascorse 24 ore, la pietra viene estratta e ripulita con un panno asciutto o leggermente umido. Per accrescere l’effetto depurante si possono aggiungere delle foglie di salvia o di lavanda all’interno del terreno.  

4. Quali sono i cristalli che portano fortuna?

Per un primo approccio alla cristalloterapia è possibile adoperare il cristallo come un vero e proprio talismano da portare con sé, oppure da collocare tra le mura di casa; sotto il cuscino per schiacciare gli incubi; in soggiorno per allontanare ogni tipo di influenza esterna; in ufficio per promuovere la concentrazione.   

I migliori cristalli portafortuna sono:

 

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